Posto fisso e fattore C.

Ebbene si, alla verde età di 49 annetti suonati, ho per la prima volta un posto fisso! Si, proprio un posto di lavoro con la dicitura “a tempo indeterminato”, di quelli che puoi tenerteli sino alla pensione, a tre dico tre kilometrini da casa: e chi devo ringraziare per tutto ciò? la mia buona stella? Noo. raccomandazioni? Nooo. concorsi? Noooo. intelligenza? Noooooo. Debbo ringraziare proprio Lui, mister C. E’ “grazie” al cancro che ho avuto la certificazione di invalidità e di conseguenza, grazie a Mrs Fornero e M. Profumo che hanno stabilito che l’insegnante precario che si ammala di tumore può farsi riconoscere l’invalidità e di conseguenza il diritto ad un posto fisso di lavoro nella scuola in qualsiasi momento. E quindi io quest’anno ho fatto le mie quattro carte, ho presentato una velocissima dichiarazione on-line a luglio e il 28 agosto mi sono ritrovata insegnante di ruolo. Intendiamoci: io avevo fatto, da sana, ben due concorsi, superati nel 1999, dieci anni di gavetta da supplente, ma niente, il ruolo non arrivava mai, c’era sempre qualcuno che per una ragione o per l’altra mi ricacciava indietro nelle mitiche “graduatorie”. Dovrei essere felice e invece quasi mi vergogno di aver superato ben 15 colleghe solo grazie al fattore C. Sarà che me l’ero immaginato sempre diversamente, ma non riesco a gioire, tutti si congratulano, la scuola è contenta di avermi definitivamente (tra parentesi naturalmente è la mia solita scuola terremotata, ancora senza muri, senza banchi, senza cattedra…),  ma io a essere contenta non ci riesco proprio: forse perchè non riesco a ringraziare Mister C. di essere entrato nella mia vita…

la mia scuola terremotata
la mia vecchia scuola terremotata, sembra intatta invece dentro i muri sono esplosi