Si ri-comincia

Settembre per gli insegnanti è il mese del nuovo inizio di anno scolastico, nuovi incontri con studenti e colleghi, nuovi libri, a volte anche nuove aule.

Quest’anno per me è stata anche la tranquillità di sapere già a giugno che sarei tornata nella stessa scuola, per la prima volta mi sento un normale lavoratore che torna dopo le ferie al ”suo” posto, ah i miracoli del posto fisso!

Si ricominciano però anche i controlli del fattore C, a luglio c’erano dati un po’ strani nei fattori ormonali e il medico ha ritenuto di riavvicinare i controlli a tre mesi anzichè ai sei ai quali dopo tre anni mi ero abituata…. controlleremo anche la tiroide stavolta, forse c’entra qualcosa con le fortissime vampate che ancora mi affliggono 😦

E così andiamo avanti, mentre notizie di altre donne che conosco e che si scoprono malate di cancro mi giungono quasi ogni giorno, pare un’epidemia, e non consola il fatto che l’intera valle padana emiliana sia all’apice nella scoperta di nuovi casi ma anche nella cura.

E mentre si avvicina l’anniversario dell’addio ad Annastaccatolisa, non riesco a non essere inquieta….

Bei posti, bella gente

Panorama di Ameglia (Sp)

Questa foto ritrae il bellissimo borgo di Ameglia, dove ho passato una settimana meravigliosa con un gruppo di ragazzi delle scuole terremotate. La Protezione civile locale ci ha offerto una settimana di soggiorno indimenticabile, regalando ai ragazzi un po’ di serenità in attesa delle nuove scuole (e per molti anche delle case!). Abbiamo incontrato gente fantastica, generosa, ospitale, e anche simpatica! Grazie amici, non vi dimenticheremo mai.

Posto fisso e fattore C.

Ebbene si, alla verde età di 49 annetti suonati, ho per la prima volta un posto fisso! Si, proprio un posto di lavoro con la dicitura “a tempo indeterminato”, di quelli che puoi tenerteli sino alla pensione, a tre dico tre kilometrini da casa: e chi devo ringraziare per tutto ciò? la mia buona stella? Noo. raccomandazioni? Nooo. concorsi? Noooo. intelligenza? Noooooo. Debbo ringraziare proprio Lui, mister C. E’ “grazie” al cancro che ho avuto la certificazione di invalidità e di conseguenza, grazie a Mrs Fornero e M. Profumo che hanno stabilito che l’insegnante precario che si ammala di tumore può farsi riconoscere l’invalidità e di conseguenza il diritto ad un posto fisso di lavoro nella scuola in qualsiasi momento. E quindi io quest’anno ho fatto le mie quattro carte, ho presentato una velocissima dichiarazione on-line a luglio e il 28 agosto mi sono ritrovata insegnante di ruolo. Intendiamoci: io avevo fatto, da sana, ben due concorsi, superati nel 1999, dieci anni di gavetta da supplente, ma niente, il ruolo non arrivava mai, c’era sempre qualcuno che per una ragione o per l’altra mi ricacciava indietro nelle mitiche “graduatorie”. Dovrei essere felice e invece quasi mi vergogno di aver superato ben 15 colleghe solo grazie al fattore C. Sarà che me l’ero immaginato sempre diversamente, ma non riesco a gioire, tutti si congratulano, la scuola è contenta di avermi definitivamente (tra parentesi naturalmente è la mia solita scuola terremotata, ancora senza muri, senza banchi, senza cattedra…),  ma io a essere contenta non ci riesco proprio: forse perchè non riesco a ringraziare Mister C. di essere entrato nella mia vita…

la mia scuola terremotata
la mia vecchia scuola terremotata, sembra intatta invece dentro i muri sono esplosi

Tutti promossi (o quasi!)

Ed eccoci alla fine di questa tornata di esami anomala, segnata per tutti, docenti e studenti, dall’ansia causata dal terremoto. Loro, i ragazzi, sono stati anche questa volta meglio di quanto noi li immaginiamo. Sono stati puntuali, sono tornati da Roma, dalla Calabria, dalle località nelle quali sono tutti sfollati, per sostenere il loro esame. Emozionati il giusto, tutti improvvisamente cresciuti, tutti con la voglia di raccontarci le loro giornate strane, i piccoli e grandi gesti di una quotidianità nuova. E così siamo sfollati, noi e loro, in una scuola nuova ed estranea, che per una settimana è diventata la nostra, abbiamo pranzato nella tenda della protezione civile, ci siamo dati orari ed informazioni su Facebook. Ed oggi è tutto finito, tutti promossi gli ammessi all’esame ( ma non tutti ammessi…), qualcuno ha usufruito di un ”bonus terremoto” senza il quale, forse, le cose sarebbero state un po’ diverse. Ma in generale sono stati bravi, quasi tutti senza libri, senza casa, sono riusciti a prepararsi su alcuni argomenti e a trasformare, loro e noi, quello che poteva essere un esame-burla in un passaggio vero e dignitoso della loro formazione scolastica. Credo che nessuno di loro dimenticherà la strana estate del 2012, “quando dovevamo fare l’esame  e c’è stato il terremoto”…

Bravi ragazzi, auguri per la vostra vita e buona strada!