Mi rendo conto oggi che da mesi un lungo silenzio mi ha tenuta lontana da queste pagine, ma a volte vi è la necessità di tacere, di non condividere i pensieri quando fanno troppa paura.
Pochi giorni dopo l’addio a Wide un semplice test al quale mi ero sottoposta nel quadro degli screening dell’Asl per la prevenzione dei tumori, ha rivelato la presenza di sangue nell’intestino e la necessità di eseguire una colonscopia completa per escludere la presenza di una neoplasia. Avevo eseguito il test come una brava cittadina che accoglie tutte le proposte della sanità pubblica e realizzare di colpo che invece dietro le analisi preventive potevano esserci davvero delle patologie mi ha lasciata impietrita.
La telefonata dell’ospedale, giunta pochi giorni prima di Natale, mi ha fatto trascorrere delle feste angosciate e poco serene, anche perchè ho evitato di avvisare chiunque, non avevo voglia di solidarietà, pietà, racconti sui parenti vicini e lontani che si erano già sottoposti allo stesso fastidioso esame. Ne ho parlato solo con le mie amiche bloggers, ma non su queste pagine, troppo grande l’angoscia che mi prendeva lo stomaco pensando alla possibilità di dover ricominciare tutto daccapo, per poterne scrivere pubblicamente.
Infine la scorsa settimana l’esame, del quale non so dire granchè perchè con la “leggera sedazione” somministratami ho dormito della grossa tutto il tempo 🙂 ma la cosa importante è che non c’era quasi nulla, l’istologico speriamo lo confermi, ma per ora posso stare (quasi) tranquilla.
Nei giorni scorsi infine le analisi semestrali di routine mi hanno promosso per altri sei mesi, e decretato l’inizio della menopausa vera dopo i tre anni di quella forzata ! E quindi da inizio anno addio al Tamox e ai suoi colpi di calore, all’insonnia e ai gonfiori e vai con l’inibitore dell’aromatasi, un po’ più blando.
Tutto per il meglio? Non lo so, io so che nel 2010 avevo 47 anni, ero giovane, nel pieno della maturità e della vita, piena di forza. Ora è come se mi svegliassi dal sonno della Bella addormentata, trovandomi però in un’altra parte della vita, più vicina a mia madre che a mia figlia, passata attraverso un fuoco che ha bruciato desideri e aspettative, ambizioni e progetti, lasciandomi solo il desiderio di poter vivere tranquillamente, il più a lungo possibile, accanto alle persone che amo. Non credo sia poco.